“Un cannolo per lo sceicco”, storia del cannolo siciliano.

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Un libro che è quasi una favola, di Alessandra Oddi  Baglioni. Alessandra Oddi Baglioni, una donna con una storia importante. Discendente da due famiglie nobili che hanno fatto la storia dell’Umbria, ha studiato Giurisprudenza all’Università ‘Sapienza di Roma, laureandosi con una tesi in Diritto Comparato, su un tema ambientale, allora assolutamente innovativo, che metteva a confronto la common law di stampo anglosassone con il diritto romanista, sul versante delle immissioni di fumi inquinanti a cui seguì una specializzazione a Strasburgo sullo stesso tema. Primo lavoro all’ Eni dove ha ricoperto una serie di incarichi per i rapporti istituzionali con i Governi italiani e le istituzioni europee, operando per molto tempo da Bruxelles. La sua vita cambia completamente con l’improvvisa e tragica morte dei suoi genitori che le lasciano in eredità una azienda agricola.

Ma Alessandra si trasferisce in Italia e prende in mano l’azienda riconvertendola in biologica nel 1966. E’ stata per molti anni ai vertici dell’Aidda, Associazione Imprenditrici Donne Dirigenti d’Azienda, la prima associazione italiana, nata nel 1961, con l’obiettivo di valorizzare e sostenere l’imprenditoria femminile.
La terza fase della sua vita è dedicata alla letteratura a cui si dedica con l’impegno e la dedizione di sempre e la cui ultima fatica è il libro “Un Cannolo per lo Sceicco”un romanzo ambientato nel nord della Sicilia nel periodo della dominazione araba dove tre giovani ragazze, Delfina, Elena e Sabedda, a cui poi si aggiunge la piccola Mellina, vengono rapite per essere portate nell’harem dello sceicco Kalid. Qui assumeranno nomi arabi e diventeranno Safia, Rajah, Amina e Asia ma impareranno anche arti come lettura, danza, ricamo e cucina che apriranno loro nuove strade, lontanissime dai destini loro riservati dalla nascita in poveri villaggi siciliani. Stupisce la forza e la positività con cui le ragazze fanno fronte al destino, senza arrendersi, ma assetate di cose nuove da imparare. Tra queste, sotto la guida della maestra Hala, l’arte della pasticceria che le porterà a inventare un nuovo, strano dolce: il futuro cannolo siciliano. E anche quando arrivano i Normanni a conquistare la Sicilia e lo sceicco Kalid viene sconfitto, con l’aiuto di frà Monaldo e frà Bernardino trovano rifugio in un convento e il futuro riserverà loro inaspettate e piacevoli soluzioni.
Come non notare un parallelo tra la determinatezza, la positività e la sete di conoscenza delle coraggiose ragazze siciliane e soprattutto di Safia, leader indiscussa del gruppo, con le stesse doti che hanno caratterizzato la vita di Alessandra Oddi Baglioni?
Il libro si conclude con una serie di ricette di dolci siculo-arabi tra cui, naturalmente, cannolo e cassata siciliana ma anche nummoora, basbousa, halva e altri.

 

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