Accademia Italiana della Cucina: la tavola del contadino
Esistono moltissime pubblicazioni sulle ricette di cucina anche on line ma quelle dell’Accademia della Cucina Italiana, raccolte in veri e propri libri che si possono trovare sia dal giornalaio che in libreria, sonoscientificamente molto accurate e allo stesso tempo divulgative.
L’Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953, è una istituzione culturale della Repubblica italiana ed ha lo scopo di tutelare le tradizioni della cucina italiana, di cui promuove e favorisce il miglioramento in Italia e all’estero.
Ogni pubblicazione è divisa per regioni. Io,che amo la cucina semplice, ho scelto il libro “La tavola del contadino” e sono andata subito a vedere la sezione che riguarda la Toscana mia terra di elezione dove ho trovato una spiegazione alle tante ricette di questa regione che riguardano il pane. Già perché fare il pane in casa ogni settimana era un’abitudine dei contadini. Acqua del pozzo, farina dei propri campi e lievito. “In una cucina che rispetta gli avanzi del pane soprattutto, non solo per necessità ma per cultura” si arriva a parlare di sacralità del pane che non viene mai buttato via anche se vecchio ma riciclato in tante ricette come la ribollita, la fettunta, la pappa al pomodoro, la minestra di cavolo nero fino ai crostini con i fegatini.
Poi non ho potuto fare a meno di sfogliare il volume Fritti Frittate e Frittelle e lì ho trovato la ricetta delle delle frittelle di farina di castagne che sono una mia passione.
Vi riassumo. Ingredienti: 400 grammi di farina di castagne,sale, acqua, una punta di bicarbonato. Come si prepara: impastate in una scodella la farina con l’acqua tiepida senza formare grumi fino a formare un impasto piuttosto liquido. Versatene un cucchiaio in una padella dove avrete scaldato un po’ di olio, facendole friggere fino a diventare dorate e girandole una sola volta. Fatele scolare su carta paglia e servitele calde! Ricetta semplicissima ma molto gustosa.
