Masaccio e Beato Angelico a San Giovanni Valdarno
Nell’ambito della bella iniziativa “Terre degli Uffizi”, il progetto di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR di Firenze per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana, sicuramente vale una gita la bella mostra di Tommaso di Ser Giovanni di Mone detto Masaccio e del Beato Angelico che si svolge nella città natale del Masaccio, Castel San Giovanni oggi San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo. Due le sedi dove si svolge la mostra, il Museo delle Terre Nuove e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, con una selezione di opere che permettono di approfondire le novità che il grande pittore Masaccio (1401-1428) e un altro protagonista del Rinascimento, il frate pittore Beato Angelico(1395-1455) hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi. Tra le opere esposte ricordiamo al Museo delle Terre Nuove una selezione di opere centrate sulla figura di Masaccio legate all’iconografia della Madonna con Bambino. Sono due i capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi: la cosiddetta Madonna Casini, una piccola tavola dipinta da Masaccio per l’ecclesiastico senese Antonio Casini che raffigura Maria con il piccolo in fasce al quale teneramente fa il solletico, e la Madonna dell’Umiltà di Masolino, che mostra Maria intenta ad allattare il piccolo Gesù.
All’Angelico è dedicata la sezione espositiva presso il Museo della Basilica, dove troviamo l’Annunciazione del Beato Angelico, capolavoro del museo, messa a confronto con il Tabernacolo di San Marco, un reliquiario proveniente da Santa Maria Novella e commissionato al pittore dal domenicano e sacrista Giovanni Masi, in prestito dal Museo di San Marco di Firenze. Con queste opere l’artista rivela ormai la piena adesione alle novità rinascimentali, raffigurando il mistero dell’incarnazione attraverso figure, indumenti e gesti fisici e reali.
Del frate pittore anche il disegno preparatorie proveniente dal Gabinetto Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi che mostra San Girolamo penitente, vestito da eremita, mentre batte il petto nudo con una pietra e rivolge lo sguardo commosso probabilmente verso il Crocifisso, non raffigurato. Il Santo era molto amato dall’Angelico, che ne apprezzava l’autenticità di vita e fede, la grande cultura classica, la passione filologica e l’ascetismo.
Una mostra da non perdere!
