DONNE DI FASCINO E D’ASTUZIA: LUCREZIA BORGIA E MESSALINA
La perversa Messalina, l’avvelenatrice Lucrezia Borgia, donne misteriose, piene di fascino e di potere. Lucrezia Borgia, la lussuriosa papessa è forse la donna che ha più acceso fantasie erotiche. Dal poeta Sannazaro che la definì: ”Figlia, moglie e nuora” del Papa, Lucrezia Borgia fu davvero così bella come asseriva il poeta Pietro Bembo, che conservava un suo ricciolo d’oro fra le sue carte e lo accarezzava ogni sera? Lucrezia, terzogenita di Rodrigo Borgia, futuro Papa Alessandro sesto, fu fatta fidanzare a soli dodici anni con un nobile spagnolo, ma poi si ruppe il fidanzamento e fu fatta sposare, sempre per ragion di stato, con Giovanni Sforza.
Si sposò tre volte, sempre ubbidendo ai voleri del Papa. Fu donna illuminata e buona governatrice, tanto che il padre dovendo assentarsi nel 1501, la nominò Vicario per il governo Civile dello Stato della Chiesa. Lo stesso farà il suo terzo marito, Alfonso d’Este, affidandole il ducato di Ferrara. Morbosamente amata dal fratello Cesare, di cui fu l’amante e che (si dice) uccise il suo secondo marito, Lucrezia donna bellissima con fama di lussuriosa avvelenatrice, fu anche saggia nella cosa pubblica e ribelle alle imposizioni degli uomini della sua famiglia. Amata da poeti come Ludovico Ariosto e Pietro Bembo, si rivelò un’abile amministratrice, bravissima diplomatica, grande mecenate e filantropa tanto da fondare a Ferrara il Monte di Pietà.
Se Bembo conservava gelosamente i riccioli d’oro di Lucrezia, un’altra donna, Messalina, passata alla storia come “meretrice dell’impero” amava dire che ogni suo ricciolo scuro era un amante. Il suo cuore inquieto doveva collezionare un’amante a sera. L’epoca in cui Messalina viveva era l’antica Roma, l’imperatore Caligola, un complotto continuo, delazioni e tradimenti. E’ in questo clima che nasce Valeria Messalina da genitori patrizi. Caligola è l’imperatore, famoso per la sua crudeltà e i suoi eccessi. Si dice facesse strangolare chiunque non fosse di suo gradimento, anche un parente perché’ aveva l’alito pesante. Messalina presto impara che la sola cosa che conta è il potere. Caligola decide che Messalina a 15 anni deve sposare il suo vecchio cugino Claudio, di 50 anni e balbuziente. Messalina dapprima cerca di ribellarsi ma poi capisce che la cosa migliore è sottomettersi ai voleri di Caligola. Il lascivo Caligola, fa incontrare i due promessi sposi sotto i suoi occhi, lei è nuda e si nasconde dietro una tenda. Quando Caligola viene ucciso, il vecchio Claudio diventa imperatore e Messalina imperatrice: Messalina passerà alla storia come la più grande collezionista di amanti. ”Se la tua morte sarà pianta da tutti gli amanti, piangerà tutta Roma!” Così sentenziava il tribuno che trafisse al petto la nipote di Augusto.
Donna straordinariamente bella, inquieta e insaziabile, amava acconciarsi alla moda delle prostitute con seno luccicante di polvere dorata e la bocca vermiglia, era pronta a sbarazzarsi con ogni mezzo degli avversari che faceva giustiziare dal marito gettandoli dalla Rupe Tarpea. Inscenò un divorzio pur di sposare Gaio Silio, forse il suo unico amore. Così almeno Valeria Messalina (23-48 d.c) è stata raccontata da Plinio il Vecchio che scrive che Messalina collezionò 25 amanti in una sera. Bellissima e insoddisfatta, determinata e astuta, Messalina si trovò schiacciata dalle lotte intestine della sua famiglia, mentre la corte le imputava la politica fallimentare del marito e per questo cominciò a screditarla pubblicamente. Pagò con la morte la “damnatio memoriae”, l’eliminazione del suo nome dai documenti e la distruzione delle statue a lei dedicate.
Ascania Baldasseroni
28 luglio 2015
