Quanti di noi in questi giorni di quarantena dovuti al Covid-19 hanno avuto difficoltà a reperire del buon pesce per le nostre tavole. Easy Fish, azienda ittica d'eccellenza che rifornisce ristoranti e chef stellati, durante le chiusure dovute all'epidemia di Covid-19, ha saputo reinventarsi con il delivery ai privati. Il pesce arriva giornalmente dalle aste locali di Anzio, Terracina, Civitavecchia e Fiumicino. Per raccontarci questa nuova avventura ho intervistato uno dei due titolari dell'azienda Sunshine Frollano
Easy fish ha come core business la fornitura all’ingrosso alla ristorazione, all’alta ristorazione, alla ristorazione alberghiera, e alla banchettistica dei catering, la cosiddetta HO.RE.CA., nasce dall’unione di due amici che nascono e vivono il settore del pesce da una vita, anche se secondo modalita’ diverse, uno rivolto alla ristorazione da svariate generazioni, l’altro rivolto alla grande distribuzione da molti anni....come tradizione di famiglia. L’unione di competenze e capacita’ diverse e la relativa possibilità di confrontarsi giornalmente come amici, ha probabilmente dato una svolta definitiva al completamento di un percorso evolutivo, che si e’ poi riflesso nel lavoro, facendoci diventare oggi una piccola realtà’ del settore.
In questo periodo di chiusura, girando nelle pescherie di vari amici, ho avuto modo di notare, che il lavoro al dettaglio era aumentato tantissimo, pur incontrando sempre la stessa difficoltà, se qualcuno chiedeva un carpaccio o una tartare, bloccava tutto il negozio e si doveva aspettare tantissimo prima di essere serviti, aspetto che, con le entrate scaglionate e le file in attesa, diventava un problema.
Abbiamo chiesto al prof. Luigi Chiariello cardiochirurgo di chiara fama e Direttore del Centro Cuore e UO Cardiochirurgia, Mediterranea, Struttura Ospedaliera di Napoli, cosa ci poteva dire sulla pandemia Covid 19 in rapporto a coloro che hanno già problemi di cuore. Ecco cosa la sua risposta preceduta da una sintesi sui dati sulla sua diffusione.
L’infezione da coronavirus, chiamata COVID-19, si è diffusa con eccezionale rapidità raggiungendo oltre 170 paesi, superando due milioni di casi e mietendo circa 200 mila vittime.L’impatto sociale è enorme: cittadini in isolamento, scuole e università chiuse, avvenimenti sportivi,culturali, spettacoli cancellati, trasporti fermi, sistemi sanitari sotto pressione. La devastazione economico-sociale è incalcolabile.
D’Asaro: Qual’ è la gravità della malattia, alla quale il mondo è incredibilmente impreparato?
Prof. Chiariello: In circa l’80% dei casi la COVID-19 si presenta come una leggera influenza. Nel restante 20% è però grave, necessita di ospedalizzazione spesso in terapia intensiva, nel 5% richiede l’assistenza respiratoria. La mortalità, maggiore negli anziani,varia dal 2% a valori molto superiori: in Italia con oltre 25 mila decessi è 14.1%, negli Stati Uniti 4,2%, in Inghilterra 13,5%.
D’Asaro: I malati di cuore sono a particolare rischio?
Prof.Chiariello: Le malattie di cuore sono la maggiore minaccia per la salute. E’perciò giusto il quesito se la presenza di una malattia cardiaca possa peggiorare la prognosi di un paziente con COVID-19 e anche se l’infezione aumenti il rischio dei pazienti con malattie cardiovascolari.
La COVID-19 è provocata dal coronavirus-2, che invade le cellule attraverso il recettore di un enzima (ACE2). Questo recettore si trova prevalentemente nelle cellule degli alveoli polmonari, per cui in primis è la funzione polmonare a essere compromessa e la sintomatologia è respiratoria. Però il recettore ACE2 è presente anche nelle cellule di altri organi quali cuore e intestino. Ecco perché l’esordio della malattia può avvenire con angina, palpitazioni o anche diarrea. Quindi il virus può direttamente danneggiare il sistema cardiovascolare e in effetti è stata riscontrata una maggiore incidenza di malattie cardiache nei pazienti COVID-2. Uno studio cinese dello Zhongnan University Hospital di Wuhan riferisce che il 26% dei pazienti COVID-19 aveva avuto bisogno di terapia intensiva cardiologica e di essi un quarto circa per una malattia infartuale, gli altri per una insufficienza contrattile del cuore. Una infiammazione cardiaca (miocardite), un arresto cardiaco o una sindrome infartuale sono frequenti, anche se non è chiaro quanto siano provocati dal coronavirus e quanto siano invece complicazioni non specifiche.
Leggi tutto: COSA DEVE SAPERE DEL CORONAVIRUS IL MALATO DI CUORE?
Per chi trascorrerà qualche giorno durante le feste di fine anno a Londra consigliamo due piacevoli ristoranti che oltre ad essere piacevoli per gli occhi,sono perfetti per realizzare le vostre foto da mettere su Instagram. Il primo è italianissimo e si chiama “Circolo Popolare” si trova nel frizzante quartiere di Fitzrovia e sembra di entrare in un set di Dolce & Gabbana. I piatti sono cucinati con prodotti provenienti rigorosamente da piccoli produttori italiani e da agricoltori locali. Qui si mangia un’ottima pizza d’impronta napoletana ed anche la famosa pizza al metro per non parlare dei gustosissimi primi e dei dessert XXL. Ritornando alle atmosfere inglesi dei film di James Ivory dovete assolutamente andare in uno dei ristoranti più “instagrammabili” degli ultimi tempi a Londra: l’Ivy Chelsea Garden situato in King’s Road.
Il libro di Corrado Ruggeri si intitola esattamente: Storie di Bangkok, una guida diversa per capire, decifrare, entrare. E, in effetti, questo è un racconto molto piacevole della città attraverso dieci storie che ci fanno vivere Bangkok dall’interno, come se la raccontasse una persona che da sempre vive lì. Gli “incontri “ di Corrado Ruggeri cominciano con Silpa Bhirasri all’anagrafe Corrado Feroci, “un italiano naturalizzato thailandese, un anonimo insegnante nella terra natale, diventato una celebrità dell’arte e dell’insegnamento nella sua seconda patria, un caposcuola onorato con funerali reali e una statua nel centro di Bangkok”. Il re Rama V dell’allora Regno del Siam così si chiamava la Thailandia, nel 1897 fece un viaggio in Italia; sbarcò a San Remo e poi prese il treno messo a disposizione dal re Umberto I di Savoia, per raggiungere Torino dove rimase impressionato prima dalla stazione di Porta Nuova e poi dall’eleganza degli edifici della città. Fu così che al suo ritorno, importò architetti, ingegneri e artisti italiani chiedendo loro di ridisegnare una nuova porzione di Bangkok compresi il Palazzo del Trono e la stazione che è molto simile a quella di Porta Nuova. Ma, ritornando a Corrado Feroci, il fratello del re Rama VI lo chiamò quando gli arrivò voce che in città c’era un artista italiano bravissimo e non sufficientemente valorizzato. Dopo la prova di un busto che ebbe apprezzamenti entusiastici, Feroci comincia a lavorare con grande impegno e successo e, dopo appena un anno, viene nominato scultore del Dipartimento reale; dieci anni dopo fonda l’Accademia delle Belle Arti che poi sarebbe diventata l’Università di Silpakorn, il più grande centro di formazione per artisti della Thailandia, situato proprio di fronte al Palazzo Reale.
Fino a poco tempo fa non avevo fatto mai massaggi per lo meno non quelli che si fanno nelle varie spa per rilassarsi. Poi, a causa di un forte mal di schiena, ho scoperto la massoterapia a cui alterno sedute di fisioterapia. Devo dire che i risultati sono stati sorprendenti. Ma che cosa è la massoterapia? Per cominciare io mi sono rivolta ad un centro altamente specializzato che si trova a Roma e Bergamo, si chiama Fisioclinic ed è diretto dal dott. Emiliano Grossi. Si legge sul sito:
“Il massaggio (dal greco massein che significa “impastare”, “modellare”) è la più antica forma di terapia fisica, utilizzata nel tempo da differenti civiltà, per alleviare dolori e decontrarre la muscolatura allontanando la fatica. Oggi trova spazio all’interno della fisioterapia. Ne esistono diversi tipi, con differenti finalità: distensivi, muscolari, sportivi, antidolore, drenanti…
Con massoterapia si intende l’insieme delle tecniche di massaggio che vengono applicate sul corpo tenendo conto delle condizioni generali del paziente ( sesso, età, problema da trattare e capacità di reazione dell’organismo). La pratica ha origine in Cina. Si esegue con una tecnica che attraverso il contatto corporeo, manuale e con manovre precise e sequenziali, attenua dolore e tensione all’apparato muscolare. I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa, quindi dalle estremità verso il cuore, e possono essere decisi e rapidi, per un effetto tonificante, oppure lenti e delicati, per un effetto calmante.”
Francesca Cesaroni è una scultrice romana che nel 2006 ha abbandonato la professione di psicologa e psicoanalista junghiana, per ricominciare e dedicarsi esclusivamente alla pratica artistica. E bisogna dire che ci è riuscita con grande successo.
Gli spazi della Marisa del Re Temporary Gallery, all'interno di Palazzo Venier, nel cuore dello storico Rione Monti a Roma, sono il contesto ideale per “Eros e sue ombre”, la personale di Francesca Cesaroni che presenta per la prima volta al pubblico dieci sculture in bronzo, una in resina e una in argilla cruda, che dialogano e si confrontano con fotografie di grande formato, sempre realizzate dall'artista. Una delle sculture in bronzo, dal titolo Il Seminatore, è realizzata in versione a grandezza naturale e rappresenta un uomo che feconda la terra.La mostra propone un percorso espositivo che punta all’impatto emotivo e si snoda all'interno di cinque sale, ognuna delle quali rappresenta uno e tutti gli elementi dell'animo: fragilità, abbandono, fiducia, ossessione e attesa. L'unica scultura in argilla cruda rappresenta il volto di Eros, figura mitologica romantica e malinconica, rivisitata dall’artista in chiave contemporanea.Come racconta Francesca Cesaroni “Eros come simbolo vivo, aperto, dinamico, impregna le sculture e in un gioco delle parti, fra passionalità e irruenza, delicatezza e sogno, il dio pagano si manifesta in modo tangibile tra le ombre sulle pareti. Eros è ciò che muove il mondo. Non è solo erotismo, interesse sensuale: è l'interesse verso ogni cosa, ogni passione è Eros. Quando irrompe nelle nostre vite ne siamo travolti, è uno stato di grazia, è superiore a qualsiasi altra forza interiore: trascina tutto con sé. E’ ciò che ci fa percepire e riconoscere che la nostra natura animale è al tempo stesso connessa con la divinità. Questo mi ha sempre incantato”.
Leggi tutto: Eros e sue ombre, la mostra di Francesca Cesaroni alla Salita del Grillo.

65 PER RICOMINCIARE - Settimanale online di informazione
Autorizzazione Tribunale di Roma n° 88/2014 del 24/04/2014
Direttore Responsabile - Anita D'Asaro
Copyright © 2017 www.65perricominciare.it
Tutti i diritti riservati